La Strega Aislin il richiamo dell’amuleto perduto e l’incontro con Nimandra
- Carla Babudri
- 12 gen
- Tempo di lettura: 5 min
Continuano le storie della Strega Aislin e il suo castello Baleerie...
Aislin tornò al castello di Baleerie con il cuore colmo di domande e il misterioso amuleto custodito con cura in un panno di velluto nero, sapeva che da sola non avrebbe potuto decifrare l’enigma che portava con sé, quel frammento era solo l’inizio di qualcosa di più grande.
Decise quindi di recarsi a Thalindor una città poco distante, ai piedi della collina, dove viveva Nimandra, la Strega dei Sussurri.
La bottega di Nimandra
Thalindor era un intreccio di vicoli stretti e tortuosi, con edifici alti e antichi che sembravano piegarsi l’uno verso l’altro. la bottega di Nimandra era nascosta in una via laterale, segnalata solo da un’insegna di ferro battuto a forma di chiave, che ondeggiava al minimo soffio di vento. la porta di legno scuro, incorniciata da rampicanti di edera, portava incisioni sottili di rune che sembravano vibrare di vita propria sotto la luce del sole.
All’interno, la bottega era un mondo a sé: le pareti erano ricoperte di scaffali colmi di oggetti curiosi come orologi con ingranaggi visibili che ticchettavano in modo irregolare, calici di vetro opaco che sembravano borbottare, e piccoli cofanetti intagliati che si aprivano da soli quando qualcuno si avvicinava. Al soffitto pendevano lampadari di cristallo, i cui pendenti riflettevano una luce tenue che creava giochi di ombre e luci sulle pareti, l’aria era satura di un profumo antico, un miscuglio di erbe essiccate, legno di sandalo e cera d’api. Sul bancone principale, un libro spalancato sembrava leggere da solo le sue pagine, mentre un piccolo gatto nero dormiva acciambellato accanto a una lampada di rame che brillava debolmente.
Nimandra, con la sua figura esile e i capelli argentei accolse Aislin con uno sguardo attento. “Porti con te qualcosa di importante,” disse, prima ancora che Aislin potesse parlare. “Lo sento… qualcosa che cerca risposte.”
Aislin posò l’amuleto sul bancone, togliendo il panno che lo avvolgeva con gesti lenti e misurati.
La luce della bottega si rifletté sul cristallo sospeso, e le incisioni lungo i bordi del cerchio spezzato iniziarono a brillare debolmente. Nimandra si avvicinò, i suoi occhi color perla si fissarono sull’oggetto, che sembrava rispondere al suo sguardo con un lieve tremolio di luce.
“Questo non è un semplice amuleto,” mormorò Nimandra, passando le dita sottili lungo il bordo del cerchio. “È un frammento di un potere perduto, Aislin. Qualcosa di antico e potente… ma incompleto. Non può funzionare da solo.”
Aislin, che osservava ogni gesto di Nimandra, si sentì percorrere da un brivido. “Un potere perduto?” chiese. “Cosa significa? A chi apparteneva?”
Nimandra chiuse gli occhi, inspirando profondamente, le sue dita rimasero ferme sull’amuleto, e la stanza sembrò riempirsi di un’energia nuova, densa e vibrante, quando riaprì gli occhi, una luce eterea le brillava nello sguardo. “Non apparteneva solo a te,” disse infine. “Questo frammento era parte di un sigillo che conteneva un potere antico… un potere rubato.”
Nimandra indicò un piccolo specchio opaco che appoggiava sul bancone, uno strumento che usava per svelare i segreti nascosti negli oggetti. “Guarda,” disse, posizionando l’amuleto accanto allo specchio. Le superfici iniziarono a vibrare, e nel riflesso apparvero immagini sfocate.
Aislin si avvicinò, trattenendo il respiro, vedeva una figura indistinta, avvolta in un mantello scuro, che stringeva qualcosa al petto: l’amuleto, o forse una sua parte gemella. La figura si muoveva tra ombre danzanti, ma il suo volto rimaneva nascosto. “Quella persona…” iniziò Aislin, sentendo un peso nel petto. “È il ladro del potere,” disse Nimandra con voce calma ma tesa. “Non so chi sia, ma ha preso ciò che non gli apparteneva, e ora il frammento che hai trovato ti sta chiedendo di riparare questo squilibrio.”
La visione continuò, mostrando frammenti di un paesaggio sconosciuto: una torre spezzata che si stagliava contro un cielo plumbeo, un albero dai rami intricati che sembrava sorreggere il vento, e un simbolo inciso su una roccia, simile a quello dell’amuleto.
Nimandra ritirò la mano e lo specchio tornò opaco. “C’è ancora molto da scoprire,” disse, voltandosi verso Aislin. “Ma una cosa è certa: il potere non si è ancora manifestato del tutto, e qualcuno sta cercando di tenerlo nascosto.”
Aislin si sentiva sopraffatta, il senso di incompletezza che aveva provato nella radura ora si trasformava in un peso tangibile, un compito che sapeva di non poter ignorare. “Dove devo andare?” chiese, ma Nimandra scosse la testa. “Non posso dirtelo,” rispose. “Lo specchio nero e il frammento ti guideranno, ma il percorso sarà tuo. E quella figura… chiunque sia, sarà lì ad aspettarti.”
Le parole di Nimandra lasciarono Aislin con un senso di urgenza, ma anche con una consapevolezza: la strada davanti a lei era ancora avvolta nel mistero, e il passato che cercava di ricongiungersi a lei era solo l’inizio di un viaggio più profondo.
Continua….
Con infinito Amore
Carla Babudri
Il richiamo dell’amuleto perduto e l'incontro con Nimandra - Storie di Magia del castello di Baleerie e la strega Aislin è creata dalla mia fantasia.
Immagine: Rosalind Lyons e Catherine7mk
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*Conosci le immagini e non sono nominate all'interno del mio sito o il manca il nome dell'artista?
Ti chiedo gentilmente di informarmi cosi posso onorare il lavoro dell'artista.
Mi astengo da qualsiasi responsabilità per le immagini o foto in cui non viene menzionato l'artista, prelievo tutto da internet e qualora fosse indicato il nome dell'autore è mia premura nominarlo, SEMPRE!
Grazie Carla
wow bello carico di mistero 😍