“Sacerdotessa addormentata ti evoco in tutta la tua bellezza e volontà oscura, tu che dimori all’interno della mia pancia e sei figlia, moglie e madre, infiamma le mie costole e accendi il cuore…”
Siamo dentro la Candelora a metà strada fra il solstizio d’inverno e l’equinozio di primavera per gli antichi riti pagani. In questo passaggio tra i due mondi avviene il risveglio lento della natura.
Nell’antica Roma dal 1° febbraio si celebravano le grandi cerimonie pagane di purificazione e protezione dedicata alla Dea Giunone Sospita (la Salvatrice) e Februata (la purificata). Le cerimonie richiedevano giorni, sacrifici e preghiere alla madre celeste, inoltre si benedivano le candele che avrebbero illuminato tutto l’anno i templi.
Un’altra celebrazione importante, praticata nell’antica Roma, sempre nel mese di febbraio era la Parentalia: consisteva nell’invocare lo spirito dei propri cari e onorare i Lari, protettori della famiglia e della casa. Seguivano poi, i giorni di purificazione e benedizioni per la ricorrenza del Lupercali in ricordo del nutrimento della “Madre Lupa” ai discendenti Romolo e Remo.
Tutte le candele di questo periodo venivano dedicate alla Dea Giunone Sospita, ella raccoglieva in sé la Mater Matuta italica, Juno Matuta, nonché la Regina del Cielo, Sposa Celeste che divenne la divinità femminile più importante di tutto l’Olimpo, in quanto moglie del Padre degli Dei: Giove.
Occorrente per Rituale
Per il rito di purificazione e benedizione dedicato alla Dea Giunone Sospita, serviranno 13 candele bianche, (puoi usare qualsiasi tipo di candela bianca, l’importate che una la farai consumare nella giornata del 1° Febbraio); dell’alloro secco e dell’olio di oliva.
Rito Candelora in Onore della Dea Giunone Sospita
Prima di iniziare il rituale, con qualche goccia tra le mani di olio di oliva ungi tutte le candele benedicendole; l’alloro secco verrà bruciato in ciotola a fine rito.
Adesso rilassati….
Crea il tuo spazio Sacro, accendi la candela, respira, chiudi gli occhi, libera la tua energia. Immagina, ora, di percorrere un grande corridoio, di aprire un grande portone e di trovarti dinnanzi al cospetto della Dea Madre Giunone, sii presente, ascolta le tue sensazioni; chiedile di benedirti, di sostenerti e di consacrare le tue candele:
“…Tu Dea Giunone Sospita, che ferocemente proteggi coloro che ami con devozione e passione, ti chiedo di accendere il tuo potere incarnato dentro il mio cuore. Tu che sei terrificante e magnifica, estasi e dolore, creazione e distruzione, tira fuori la vita dal mio grembo desidero partorire me stessa, l’alchimia della trasformazione è possibile solo con la resa totale, io mi affido a te. Lascia che i fuochi della trasformazione brucino attraverso la mia vita, apro i canali al divino e purifico il mio cuore attraverso il tuo potere femminile Mater Regina. Amen, Grazie”
Adesso, brucia l’alloro circonda la tua dimora di fumo benedetto e porta buona energia in ogni stanza, ringraziando la Grande Dea Giunone.
Accenderai per tutto l’anno una candela ogni inizio del mese ringraziando la Grande Madre Giunone.
Buon Rituale.
Se ti fa piacere, puoi vedere un brevissimo video dei passaggi del rito:
Che tua sia Benedetta
Con Infinito Amore
Carla
Carla Babudri 2021 © Tutti i diritti di scrittura sono riservati
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