Quanta ribellione in quel sangue che scorre e che ancora per poco sarà ignorato, quel dolore trascinato verso nord nelle terre selvagge degli abitanti verdi.
Quelle non sono le acque calme dalle Signora Luna, non sono acque per farti rinfrescare, è la risacca che ti trascina in profondità senza fiato.
La Dea Luna adesso non è la damigella, la principessa o la sposa perfetta, si è trasformata in quel mostro che divora per uccidere ciò che non serve, adesso non ha né radici né lealtà.
Si sente libera e correrà in tutte le direzioni, cercando avventura senza preavviso, senza dire addio, e pur sempre, senza voler andare via davvero.
Brucia la sua spada, brama, sanguina, le sue ferite sono ancora lacerate, non è compassionevole e le sue fragilità la rendono vulnerabile.
Ama ballare al buio nel riflesso della sua luce con uomini che baciano tracciando la pelle senza passione, non è un trofeo sfilato davanti alle masse, è semplicemente abbandonata alla tempesta.
Le sue mani passano in quei capelli aggrovigliati, e non si scuserà per non essere perfetta e abbastanza carina, adesso.
Non è diventata pazza, ha forti convinzioni su come le piace essere amata e non ha tempo per i cuori deboli.
Per chi non la conosce sotto questo aspetto, per chi non sa nulla del suo amore o del sacrificio, indossa la sua apatia come distintivo d’onore.
Abbattuta e risorta da un “Ti amo mancato” zelante e rabbiosa con l’idea che la vita sia distruttiva, cerca la bellezza nello scompiglio piuttosto che tramutarsi in pietra silenziosa, con la morte negli occhi.
E’ vero cara Dea Luna sei un grande enigma, sei un labirinto ma hai voluto superarti, troppo desiderosa di scappare, ora ti trovi affamata, inghiottita da te stessa.
E se il buio dell’eclissi e la luce del sole sveglierà l’insaziabile e l’inebriante dei luoghi proibiti, forse saranno ancora in grado di imprigionarti finché non sarai Piena.
Spogliati delle cerimonie e aspetta nuda, finché i racconti della tua pazzia non si saranno assottigliati e dispersi come le dita ramificate delle querce e membra delle radici nelle vene dei salici.
Per questa vulnerabile Luna Nuova in Cancro, tra eclissi e nodo nord in fibrillazione, potremmo sostenere le energie della luna e dello scompiglio momentaneo del nostro cielo, dedicandoci ad un rituale.
Per una volta saremo noi a dare la forza, saremo noi a tranquillizzare lo scompiglio, a girare i fili universali e ad essere vicine al principio femminile con la nostra energia.
Per il rituale servirà:
Lavanda e Iperico entrambi potenti per calmare, rilassare e attivare l’amore e la pace.
La sera, in un momento tranquillo, brucia le erbe e con le mani porta il fumo verso il cielo con movimenti delicati, benedicendo questo momento carico di energie.
Terminato il fumo, invocando lo spirito del vento, soffia sulla cenere, pronunciando queste parole:
“Sono connessa con il tutto, mi dilato e distendo per abbracciare la terra e calmare il movimento degli astri, benedico la Luna, benedico il Sole, benedico il mio karma e quello della Terra.”
Finita la pratica, lascia un quarzo rosa sul davanzale della finestra, per tutta la notte, invocando protezione e benedizione per Madre Terra.
Buona Luna Nuova!
Con Amore e devozione
Carla
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