Privacy Policy
top of page

La leggenda della Prima Strega


Si narra che in un tempo molto molto lontano, una donna coraggiosa ai piedi di un albero, chiamato l’Albero della Conoscenza, con il corpo morbido e nudo e dai capelli scuri, affondò in profondità i suoi denti nel frutto proibito.

Non capiva come un frutto così buono potesse essere sdegnato dal Dio di suo marito, e si chiese perché Dio, presumibilmente la luce divina manifesta nello spirito maschile, avrebbe posto il male pure nel suo giardino sacro.

La mela colta dall’albero sapeva di passione,

e in ogni morso sentiva salire un fuoco tra le gambe che le riscaldava tutto il corpo.

Ogni sensazione che percepiva sulla sua lingua era un fuoruscita della Magia della Terra, e fu proprio la terra che le mostrò i suoi poteri.

Davanti a lei, fiori di ogni colore che pulsavano di luce vibrante…. l’avvolgevano sentiva una strana sensazione di accoglienza, di femminilità e mentre mangiava la mela pensava:

“Perché mio marito non mi ha parlato del Divino Femminile?

Perché non mi ha parlato del potere fertile della Madre Terra, dei poteri custoditi in questa terra sensuale e vibrante?

“La mia volontà è così piegata alla sua, cosi come la sessualità, il corpo e la mia stessa volontà,

fino al punto che mi sono dimenticata di me… Mio marito crede di possedere questo Eden, di possedere me, quando in realtà è tutto parte di un unico Corpo-Terra.”

Stringeva forte a se la mela e si sentii tradita, presa dai sensi di colpa si rannicchio su di se stessa, i capelli le coprivano il volto:

“ Se mi trovano con la mela colta e mangiata mi puniranno, se me ne vado mi condanneranno come una donna indegna, un angelo caduto. Diranno che il mio corpo è debole e i miei occhi cechi, ho disubbidito, non ho ascoltato gli ordini di Dio.

Ma non voglio le mezze verità, non posso vivere con un uomo e un Dio che cercano solo di dominarmi.”

Affondò le mani nel terreno fangoso, vicino a lei, per seppellire il torsolo della mela in modo che nessuno potesse vedere. Il fango era freddo e ruvido, sapeva di vita e di morte insieme. Suo marito le disse che era nata dal fango, come se fosse un origine sdegna, ma in quel fango vide il mistero e il mistico del suo potere femminile, il potere della Madre Terra.

“Sono nata dal fango, sono figlia della Madre di Dio”

Si cosparse del fango terroso sul suo viso e sul suo seno, sui capelli.

“Mi ribello contro la purezza asettica, la purezza senza sentimento, decido di essere pura nella mia verità, nel mio femminile; la mia verginità non è di nessuno, la mia purezza è dentro non ceduta o dominata.

Comprendo solo ora che il frutto è stato proibito solo perché offriva chiarezza”

Urlò disperata, tra il pianto di dolore e il senso di libertà:

“ Sono una donna!” Gridava.

In lei la magia del seme germogliava, come un agnellino appena nato, l’apertura della nuova gemma, l’uovo che si schiudeva. Lei era tutto e quel mondo era troppo piccolo, troppo stretto.

Ora conosceva la verità e non poteva più tornare indietro.

Dietro di lei Il Sacro Fuoco Femminile scese come una spirale lungo tutto il tronco dell’albero, la Dea Madre incarnata, una frequenza della creazione così potente, come un serpente di luce che governa la morte-nascita-morte, quell’essenza tanto temuta dal “non iniziato uomo”.

L’Energia a Spirale le parlò:

“Sei rinata, Donna. Scava sui quei nuclei di mela, e ritrova la tua essenza. Lascia che ti chiameranno peccatrice, impura, prostituta, indegna, non ti curare più di loro. Cerca nella notte un uomo che si rallegri della natura, della tua magia sacra, senza sentire la sua mascolinità minacciata. Sei sicura che il Dio di cui parla tuo marito non sia il semplice servitore dell’uomo? E vorrebbe che tu credessi il contrario?”

Ascoltò ciò che disse l’Energia a Spirale ed infuriata incominciò a liberarsi dai semi dell’obbedienza..

“ Lascia questo posto, Donna. Vai nella Notte, lascia che ti chiamano come desiderano, useranno i nomi più pregevoli possibili, ma tu vai avanti”

La Donna Strega, giaceva per terra senza fiato, circondata dal gusto del proibito e dalla libertà. La sacra Energia a Spirale le scivolo nel ventre, raggomitolandosi nel suo battito.

Ci fu silenzio ovunque, mentre le Madri delle vecchie e nuove Ere battevano tamburi nel ventre della Donna Strega.

Mille voci in cori le dissero:

“Lilith, Donna/Strega va via dall’Eden è il giardino delle bugie!”

Lilith alzò gli occhi e dal fuoco femminile che le batteva nel ventre, s’incarnò in una donna umana.

Le mille voci le dissero:

“Figlia vedrai gli orrori della paura che nasceranno nell’ego e nell’individualismo senz’anima, nelle nostre figlie, saranno catene pesanti. Tu resisti, porta il Sacro Femminile ovunque.”

“Perché dovrei fare tutto questo?” disse Lilith

“Perché tu insegnerai a girare in cerchio senza paura, invocando la Dea Madre senza timore, perché il mondo deve capire che le decisioni non devono essere prese a porte chiuse abbellite, nel silenzio del comando e del dominio, siamo nati liberi; perché sarai la rivoluzionaria dell’utero, ma prima di tutto ciò dovranno passare nell’agonia dell’ego, della rabbia, imparare a sanguinare nel terreno, ad adorare la loro ciclicità e vulnerabilità, solo allora le figlie inizieranno a comprendere il potere.

Spiega tutto questo alle tue figlie.”

Lilith incomincio a piangere e l’albero a tremare, e decine di mele caddero a terra.

“ Figlia raccogli le mele e portale con te, distribuiscile a tutte le donne incarnate che trovi, svegliale, condividi con loro il frutto della conoscenza e della verità”

Ancora con le lacrime agli occhi, raccolse quante mele poteva, e mentre teneva stretta a se il frutto proibito incominciò a correre più veloce che poteva, si volse indietro e vide che il giardino era troppo piccolo per lei.

La Donna Strega ancora oggi mantiene la promessa all’ Energia a Spirale nel suo cuore, racconta alle proprie figlie della loro divinità, implorando di mettere in discussione la validità di quel Dio esterno che avrebbe condannato i loro corpi e potere…

Allora Lilith dov’è? In ognuna di noi…

“Svegliati figlia, esci dal sogno della realtà e apri gli occhi dentro di te”

Alle mie amate Sorelle Risvegliate

Con infinito amore

Carla

Scopri la prima edizione del mio libro: “Le Streghe vanno a letto presto“

133 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page