Continuano le storie della Strega Aislin e il suo castello Baleerie...
Riprendiamo il nostro viaggio nel castello di Baleerie, dove ogni domenica si intrecciano vite, magia e storie, ciascuna unica come i riflessi di luce che danzano nei lampadari. Dopo aver conosciuto Nimandra, la Strega dei Sussurri ed Elvara la Strega dei Sogni è il momento di scoprire Morwenna, la Strega delle Ombre, un'anima enigmatica e potente che sembra portare con sé il mistero della notte stessa.
Morwenna era una figura che non passava inosservata, il suo mantello di velluto nero, bordato da una leggera trama argentea, sembrava parte integrante del suo essere, come se fosse intessuto dalle ombre che lei stessa controllava. Alta e dal portamento elegante, Morwenna aveva un'aura che attirava l'attenzione senza sforzo, i suoi occhi, color ametista, brillavano di una luce che pareva catturare l'essenza di ciò che osservava, come se ogni cosa che le stesse davanti fosse solo una sfumatura della realtà.
Il potere di Morwenna era il controllo delle Ombre , un'arte che padroneggiava con la sicurezza di chi ha trascorso una vita intera a dialogare con il buio. Per lei, le ombre non erano assenze di luce, ma entità vive, plasmabili come creta, erano il tessuto del mondo invisibile, e lei sapeva come manipolarle per dare forma a emozioni, storie o persino creature.
Durante gli incontri al castello, Morwenna amava dimostrare la sua maestria.
Una domenica, mentre le altre streghe erano intente a sorseggiare il tè, sollevò una mano con un gesto teatrale e disse: "Volete vedere qualcosa di speciale?"
Senza attendere risposta, fece oscillare le ombre della sala, che si radunarono in un angolo e si trasformarono in un magnifico cervo. L'animale ombroso galoppò silenziosamente intorno al tavolo, lasciando una scia evanescente, prima di dissolversi nell'aria.
"Le ombre," disse con un sorriso che rivelava un pizzico di ironia, "hanno sempre segreti da raccontare. Ma bisogna saper ascoltare." Il suo tono era calmo, ma c'era una nota di sfida, come se stesse invitando chiunque l'ascoltasse a guardare oltre ciò che credeva di sapere.
Per Morwenna, le ombre erano compagne, silenzio testimonianze del mondo, e spesso custodi di ricordi dimenticati.
Una volta, mentre camminava lungo un sentiero del castello illuminato solo dalla luna, si fermò improvvisamente, fissando l'ombra di un albero nodoso. "Questa ombra," disse a voce alta, "mi sta raccontando di un bambino che si nascondeva qui, molti anni fa. Aveva paura di qualcosa, ma non so di cosa."
La sua capacità di percepire frammenti di storie attraverso le ombre era tanto affascinante quanto inquietante. Non cercava mai di forzare le rivelazioni; lasciava che le ombre parlassero con il loro ritmo, come antichi narratori che sussurravano solo a chi aveva la pazienza di ascoltare.
Morwenna e Aislin si incontrarono per la prima volta durante una notte di tempesta di vento, Aislin stava raccogliendo erbe nella foresta vicino a Baleerie quando si accorse che le ombre degli alberi si muovevano in modo insolito, non era il vento, né la luce mutevole della luna, era come se le ombre stesse rispondessero a una presenza.
Seguendo quei movimenti, Aislin giunse a una radura, dove trovò Morwenna, seduta su una pietra coperta di muschio, con le mani sollevate verso il cielo. Intorno a lei, le ombre danzavano in una coreografia ipnotica, creando forme di uccelli, cervi e altre creature che Aislin non riusciva a identificare.
"Chi sei?" chiese Aislin, affascinata e cauta.
Morwenna abbassò lentamente le mani, e le ombre si dissolsero come fumo. "Sono qualcuno che dialoga con il buio," rispose con un sorriso enigmatico.
Non ci fu bisogno di molte altre parole, Aislin capì che quella donna era una strega, ma non una qualunque.
La invitò al castello, e da quel giorno, Morwenna divenne parte del cerchio magico delle domeniche.
Il potere di Morwenna non era solo artistico o narrativo: era anche una difesa.
Le ombre possono avvolgere una persona come un manto protettivo o nascondere un luogo da occhi indiscreti. Durante una delle sue prime visite a Baleerie, dimostrerà la sua abilità creando un velo di ombre attorno alla sala principale del castello, rendendola invisibile a chiunque si trovi fuori. "Le ombre," spiegò, "possono nascondere ciò che deve essere protetto, ma anche rivelare ciò che è celato."
Morwenna era anche una guida per chi si sentiva perso.
Con il suo controllo sulle ombre, poteva ricreare frammenti di passato, aiutando le persone a ritrovare ciò che avevano dimenticato o perso.
Una volta, durante un incontro al castello, creò un'ombra che raffigurava un giardino ormai scomparso, suscitando nei presenti emozioni profonde e ricordi sopite.
Morwenna era una compagnia preziosa e un enigma continuo, le sue parole, dosate con cura, e il suo modo di interagire con il mondo lasciano sempre un senso di curiosità.
Come Nimandra, portava al cerchio una prospettiva unica, arricchendo gli incontri con il suo potere e il suo carisma silenzioso.
Ma c'è ancora tanto da raccontare su di lei, sui suoi legami con le ombre e sui segreti che forse nemmeno Aislin conosce completamente...
Con Infinito amore
Carla Babudri
Morwenna, la Strega delle Ombre - 3° parte - Storie di Magia del castello di Baleerie e la strega Aislin è creata dalla mia fantasia.
Copyright 2015-2024 CARLA BABUDRI
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*Conosci le immagini e non sono nominate all'interno del mio sito o il manca il nome dell'artista?
Ti chiedo gentilmente di informarmi cosi posso onorare il lavoro dell'artista.
Mi astengo da qualsiasi responsabilità per le immagini o foto in cui non viene menzionato l'artista, prelievo tutto da internet e qualora fosse indicato il nome dell'autore è mia premura nominarlo, SEMPRE!
Grazie Carla
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