Mi hanno parlato così tanto di te.
Mi dissero che a un certo punto della mia vita saresti arrivato, non per completarmi, ma per completarsi.
Per cessare di mettere in discussione la mia solitudine, che tanto attendeva. Mi hanno parlato così tanto della tua magia che ho persino iniziato a dubitare della tua esistenza.
Ho iniziato a cercarti in corpi estranei, confusa, molte volte speranzosa, pensavo fossi te.
Sognavo la tua figura con il sapore dei tuoi baci, con la tua dolcezza versata in tante vite, e tutto questo mi mancava terribilmente, come un vuoto nel cuore.
Il tempo è passato. Ho iniziato con la triste idea che tu fossi una favola.
Che le storie d’amore, di quei libri spessi avvolti in pelle erano solo idee di uno scrittore entusiasta che sognava esattamente quello che sognavo io. Pensavo che le coppie felici fossero un’invenzione dell’umanità per attenuare le nostre più spensierate fantasie.
Ho costruito un mondo dove avevo già rassegnato le dimissioni, temevo di non avere la gioia di guardare il tuo viso in questa vita, plasmare i tuoi baci con la mia bocca.
E quando le mie forze hanno ceduto, quando più debole mi sentivo, qualcuno mi prese la mano, abbracciando le mie paure.
Dissolvesti i miei dubbi, mi parlasti con le parole più belle, mi hai restituito la fede, la vita.
Hai sorpreso la mia solitudine nel modo più dolce e affascinante, poi mi hai regalato uno di quei sorrisi che invitano a credere che tutto sia possibile.
Grazie per avermi mostrato che i tempi di Dio sono così perfetti, che possiamo perdere tutto tranne la speranza di coincidere con il nostro unico e inspiegabile vero amore.
Al mio Deimon Ispiratore
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