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Immagine del redattoreCarla Babudri

Medusa: vittima di uno stupro, trasformata in un mostro…


Dall’antica Grecia, Medusa, la Gorgone, con i capelli di serpente è stata un simbolo caratterizzante la rabbia femminile.

Ora Medusa viene proposta come una immagine di intossicazione, pietrificazione e attrazione seduttiva.

Studiando l’astrologia, mi sono imbattuta in tanti miti femminili, apparentemente terrificanti ma che in realtà sono pregni di un grande significato.

Mi piacerebbe ridare loro il valore che meritano, riscoprendo inoltre quanto siano ancora attuali.

Solitamente di Medusa conosciamo, infatti, solo la seconda parte sfortunata della sua vita, il poeta Ovidio ci spiega la sua trasformazione:

“Medusa era una bellissima ragazza, l’unica mortale delle tre sorelle conosciute come le Gorgoni.

La benedetta delle tre per via del suo fascino, della sua gentilezza e grazia, con i suoi lunghi capelli… ma proprio questa sua naturale bellezza ammaliò il dio Poseidone che arrivò a violentarla nel sacro tempio di Atene.

La dea Atena furiosa per la profanazione del suo tempio, scagliò la sua rabbia sulla giovane che venne trasformata in un mostro: i suo meravigliosi capelli divennero dei serpenti e la sua bellezza scomparve…

Di solito, nella narrazione del mito ci viene tramandato quello che accade dopo, collocando Perseo nel ruolo centrale della storia.

Di come quest’ultimo, cresciuto in prigionia, pur di liberare sua madre dalle tirannie del Re, aiutato da Atena ed Ermes e dal loro dono, uno scudo di bronzo riflettente, riesca a tagliare la testa della Gorgone.

E’ attraverso questa storia che Medusa è stata ridotta alla sola mostruosità.

In realtà la storia di Medusa parla di una donna violentata, demonizzata e decapitata da una società patriarcale.

Non dimenticandosi della prima parte del mito, questa storia assume un valore purtroppo ancora attuale.

Medusa non solo ha subito la violenza sessuale, ma non è stata neanche sostenuta dalla donna che avrebbe potuto/dovuto comprenderla. Anzi, addirittura la stessa Atena decide di punirla.

Ogni volta che l’autorità maschile viene minacciata, l’archetipo di Medusa salta fuori, si materializza per illustrare i pericoli dell’azione femminile.

Il volto mutevole di Medusa è mutevole: bella, vittima, mostruosa, cattiva, potente…

La sua natura “mercuriana” che la rende una fonte inesauribile di fascino, in un certo senso rappresenta le nostre proiezioni collettive sia di paura che di desiderio.

Allo stesso tempo, un simbolo della rabbia “sessualizzata” della donna schiacciata dalla forza patriarcale.

Quindi degna di tutto il nostro rispetto.

In questo caso si tratta di violenza sessuale, però quante di noi hanno dovuto lottare e si sono trovate di fronte a situazioni pericolose nelle quali pur essendo vittime si sono sentite comunque colpevolizzate?

Ecco da cosa scaturisce poi la mostruosità dei cuori traditi,… ed è per questo che Medusa pietrifica chiunque si avvicini a lei…

Con Amore

Carla

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