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Lettera di Dio all'Uomo


Caro Uomo,

creare è un lavoro duro e sorprendentemente imprevedibile, dovresti capire che ciò che sto facendo è del mio meglio, mi dispiace perché la verità di come sia iniziata è semplicemente per un progetto di passione creativa.

L’universo è un luogo così vasto, ed essendo un’amante di ciò che tu chiami Natura, ho tentato di creare una vita naturale, piantare qualche atomo e far crescere qualcosa di bello: solo pochi fiori, alberi, oceani, stelle, montagne, per riempire il grande vuoto dell’universo.

Per farti capire meglio il mio punto di vista, desidero che tu immagini la mia passione nel creare tutto ciò, cosi che anche Tu puoi dedicarti a questa meraviglia viaggiando come un nomade per scoprire ogni centimetro di questo posto, fermandoti in ogni destinazione, tutto per trovare nuove situazioni in cui piantare semi e crescere nell’equilibrio fluente della natura.

Quante vite pensi di potrebbero bastare per scoprire tutto ciò? E anche se sei riuscito in una vita, quante altre vite avresti bisogno di tornare sui tuoi passi e controllare il giardino che avevi piantato? E nello spazio di quelle vite, quanti di quei giardini pensi che si evolveranno naturalmente oltre qualsiasi cosa tu abbia immaginato?

Cosa faresti se torni in uno dei tuoi giardini e scoprissi che un vasto numero di specie era nata in tua assenza? E invece di distruggerli, hai deciso di dedicargli del tempo per capirli? Immagina quante altre vite ci vorranno per studiare ogni forma e specie di vita che si è evoluta e imparare ogni linguaggio.

Forse per aiutarti di nuovo a metterti nella mia prospettiva ti chiederei di visualizzare ancora come sarebbe essere circondati da un milione di api, un continuo ronzio nelle orecchie, il ronzio del linguaggio incoerente della richiesta continua, “perché” ,ma per te è solo un ronzio..

Forse ti sfiderei a piantare un giardino tutto tuo e ad aspettare che una colonia di formiche compaia nel terreno, passando ogni momento a guardare quelle formiche che crescono, cercando di rendere la loro vita più perfetta possibile, di imparare i lori nomi, di capire il loro metodo di comunicazione, di prenderti cura e cercare di impedire loro di combattere quando vanno in guerra, senza distruggere il giardino in cui vivono o far si che nessuno porti nessun danno.

Per ogni secondo, minuto e giorno dell’anno della tua vita intera fai di queste formiche la tua anima. Riusciresti a rinunciare alle tue formiche?

E se hai imparato la loro lingua e finalmente sono stati in grado di capirti, scopri che tutto quello che ti chiedono è “Perché”, cosa risponderesti?

Hai mai incontrato due genitori che hanno il pieno potere sui loro figli? Sanno dove sono ogni minuto, due genitori con il controllo assoluto sui figli compreso in età adulta. Due genitori che sono in grado di impedire ai propri figli di soffrire?

Potresti dire che è la stessa cosa, caro Uomo? Nessuno sa veramente da che cosa verrà coinvolto un bambino nella propria vita, alla fine devi lasciare il figlio libero di decidere e prendersi le proprie responsabilità.

Quindi ti chiedo, perché dovresti pensare che ho più controllo sulle mie creazioni di quante un genitore ne ha su suo figlio o sulle Tue formiche nel giardino?

Ma lascia che mi scusi di nuovo, perché ho da farti un’ altra domanda difficile: perché sembri cosi inconsapevole, non sei l’unico che con lo sguardo ti rivolgi verso il cielo per chiedere aiuto, ti direi che se tu potessi comprendere il linguaggio degli animali, cosi come quello degli alberi, dei fiori, delle montagne e degli oceani, allora capiresti che non sei il solo a desiderare risposte; che la maggio parte delle creature viventi mi chiedendo perché gli umani sembrano così decisi a spazzarli via, e come posso difendermi da Creatore se creo questo pazzo Uomo a due zampe che distrugge ogni specie?

Adesso posso rispondere alla tua domanda di: Perché accadono cose così spiacevoli?

Hai mai pensato che stia lavorando costantemente per impedire che tutto ciò avvenga?

Lavoro costantemente per rigenerare i mari, i fiumi, i laghi che continui ad inquinare. Mi brucio regolarmente le dita assicurandoti che tutte le stelle siano accese nel cielo, e le fiamme del Sole siano ininterrottamente alimentate e ardenti per illuminare e nutrire la terra su cui Tu Uomo vivi.

Sono il conduttore creativo della gravità, mantenendomi costantemente concentrato, altrimenti il Tuo pianeta smetterebbe di girare.

Sono il guardiano e il giardiniere della Natura, cerco di mantenere le cose il più possibile in armonia.

E adesso voglio farti io una domanda io caro Uomo, perché sembra che tu stia cercando così duramente di rendere il mio lavoro il più difficile possibile?

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