Mi sono allontanata così tanto dal normale da non trovare mai la mia strada di ritorno. E la verità è che non voglio più." - Alyson Noel
Puntiamo alla perfezione e alla normalità. La società non ci piace, eppure seguiamo i suoi modelli e aneliamo ai riconoscimenti.
A porte chiuse, singhiozziamo di dolore e cerchiamo di nascondere i nostri desideri e soffochiamo le emozioni.
Sappiamo che, a un certo livello interiore, la corsa verso la “normalità” è estenuante e opprimente, ci mettiamo nella condizione di tradire chi siamo e contrattiamo con noi stessi, coprendo quella misera quotidianità che ci risucchia.
Tutto questo fa male solo all’anima.
Il “normale” è solo uno stretto passaggio.
la nostra lista di imperfezioni è celebrata dalla bellezza emanata dall’interno, e quando impariamo a vedere noi stessi fuori dai modelli, entra in gioco una intelligenza divina, che mostra la strada.
Cosi dichiaro di non essere soggiogata da un paradigma ordinario.
Navigo tra le stelle, nella ricerca di chi sono da una vita all’altra fino all’origine, studiando nella solitudine del mio studio, fluendo nell’impulso naturale, affrontando chi sono e da dove vengo per capire, dove sto andando.
È molto sottile e leggero il passaggio: quando attraverso calcoli astrologici, con un buon supporto storico, infondendo al cuore un po' d’ispirazione, scopro che si può volare oltre il tempo, e il tempo non è più contato, ma ben si un contatto con tutta l’essenza, dove ogni scalino è evoluzione e comprensione, come un antico modo di ricordare.
Spogliandomi della cecità e lasciandomi trasportare dallo studio profondo del mio tema natale, ho oltrepassato la soglia, ho dimenticato chi sono per entrare in:” io sono nel tutto”.
Un lavoro che richiede presenza e dedizione e come un antico richiamo dimenticato, il potere dell’energia emotiva, mi spinge a scoprire una delle mie vite.
È questo il potere dell’astrologia: logica, calcolo, psicologia, archetipi, conoscenza, dedizione associata a una buona dose di sentimento, intuizione, libertà, scoperta e come una narrazione la voce del mio Tema Natale, parla da altri tempi:
“Vedo chi sei veramente e oggi desidero raccontarti una piccola scheggia del tuo passaggio infinito…
“In un tempo molto molto lontano sei stata Meresankh, Donna Faraone del culto di Hathor, fedele servitrice della terra, guardiana degli scritti sacri, sacerdotessa del Dio Thot. Creatrice della lingua sacra e signora dei geroglifici.
La scienza sacra ti è stata donata, guardiana delle biblioteche, nel Tempio di Sethi I, ad Abidio, tu scrivevi il destino dei grandi Faraoni nei rotoli divini, “il mio pennello traccia l’immortalità”, sussurravi.
Conosci i nomi delle stelle e dell’Antico Regno. Devota al culto delle donne, in te ci sarà sempre una traccia per ritrovare la Dimora dell’Acacia."
Tutti conservano delle memorie, tutti hanno contribuito, tutti hanno co-creato la realtà e hanno permesso dei miglioramenti.
La nostra vita è governata dall’autenticità e dal coraggio, il mondo ha bisogno del tuo dono. Se sei riuscita fin ora ad arrivare a questo punto, vuol dire che hai realizzato un cambiamento, sta a te riconoscere il potenziale, attingendo al tuo diritto di nascita, un potenziale animico che mentalmente forse non riesci a codificare, ma che vive l’infinito e quando gli spiriti intatti vengono liberati, si abbraccia l’interezza di chi sei davvero, che è molto di più di quello che immagini.
Il “Chi eri” è dentro di te, senza movimento non esiste l’evoluzione.
Con infinito amore
Carla
Carla Babudri 2020 © Tutti i diritti di scrittura sono riservati
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